Mensa ad Aversa, Comune verso contratto con nuova ditta. Soluzione-ponte fino a dicembre

Scritto il 17/10/2025
da Silvia D'Angelo

Quel che è certo è che la mensa scolastica partirà nelle scuole normanne il 27 ottobre. Dopo la protesta di questa mattina, con cartelloni e piatti di plastica vuoti, i genitori sono stati accolti in aula consiliare (nuovamente) dal sindaco Matacena e da diversi esponenti della maggioranza.

La protesta

Il servizio di refezione scolastica avrebbe dovuto partire il 15 ottobre, almeno per l’infanzia e per le prime e seconde classi delle elementari, dopo il pasticcio del contratto scaduto (quello della gara d’appalto) e del precedente accordo mai formalmente sottoscritto in tre anni di lavoro tra ditta e Comune. Tutto è stato rimandato, con alcune variazioni: il servizio sarebbe stato garantito solo alla materna e alle prime classi della primaria, esenti compresi, per motivi di budget.

Gli interrogativi

Per ovviare al problema, il Comune ha deciso di procedere con un affidamento diretto a una ditta esterna, con sede a Sant’Antimo, che si occuperà della refezione scolastica, almeno fino al 22 dicembre. Una soluzione tampone per garantire il minimo ai più piccoli. Per tutti gli altri, pranzo domestico o a sacco, con tanti punti interrogativi da chiarire. E proprio questi sono stati oggetto di discussione oggi in aula: primo tra tutti, il centro di cottura, dove sarà collocato? Quali saranno le modalità di erogazione del servizio? Quali sono le prescrizioni dell’Asl a cui i genitori dovranno attenersi per i loro figli che consumeranno il pranzo preparato da casa?

L’assessore alla Pubblica Istruzione, Giovanni Tirozzi, ha chiarito che la nuova ditta affidataria, con sede a Sant’Antimo, si farà carico di piatti, lavastoviglie e utensili. Il dirigente del settore, Giovanni Gangi, dopo esser stato chiamato dal sindaco Matacena a intervenire in aula, ha spiegato che, ad esempio, il menù resterà invariato rispetto a quello somministrato dalla precedente ditta, mentre i pasti saranno consegnati in lunch box, che verranno aperti probabilmente dalle stesse refezioniste, le lavoratrici che si occupano del servizio mensa. Il costo del ticket non cambierà e dovrebbe aggirarsi sui 3 euro e 90. 

“Il legislatore ha sancito per l’affidamento diretto un tetto di 140mila euro: per un comune popoloso come il nostro rappresenta uno svantaggio”, ha detto l’assessore Tirozzi, rispondendo a una domanda sul perché il Comune avesse ridotto ulteriormente la platea beneficiaria del servizio mensa. Poi un altro interrogativo: come verrà somministrato il menù? Dalla discussione è emerso che gli alimenti verranno distribuiti ai bambini mediante lunch box, parliamo di piatti monoporzione, sigillati, isotermici, solitamente in plastica. Una soluzione che, tuttavia, non ha convinto i genitori (“Diamo ai nostri figli un mappazzone”, ha detto più di una mamma), che chiedono invece il ritorno allo scodellamento, per il quale anni fa si sono battuti.

Verso il contratto

Sul punto è intervenuto anche il presidente del consiglio comunale, Giovanni Innocenti, già assessore alla Pubblica Istruzione tre anni fa (e nei giorni scorsi tacciato di “ingerenza politica” dal gruppo di Forza Azzurra per aver preso parte all’ultima riunione con i dirigenti scolastici sulla questione mensa), che ha precisato come, in un arco di tempo così ristretto, fosse possibile procedere solo attraverso questa modalità di distribuzione dei pasti. Intanto, la gara d’appalto è stata pubblicata: come più volte ribadito oggi in aula consiliare, l’Ente è diventato stazione appaltante. Da gennaio, quando saranno espletate tutte le procedure burocratiche e ci sarà una nuova ditta aggiudicataria dell’appalto, la mensa dovrebbe essere garantita a tutti i bambini. “Non è semplice, ma il Comune sta lavorando duramente per assicurare la mensa a tutti. Non ci sono bambini di fascia A e di fascia B, anche se presteremo attenzione a quelle scuole con problematiche sociali”, ha detto il sindaco Matacena. Nella giornata di oggi, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere sottoscritto il contratto con la ditta santantimese, subito dopo la determina dirigenziale. Intanto, si attende – dopo diversi rinvii – l’avvio definitivo della refezione scolastica.