Disposta l’archiviazione per 18 poliziotti nel procedimento per le violenze ai danni dei detenuti avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020. Tra questi anche Benito Pacca, agente suicida lo scorso giugno nel parcheggio del carcere di Secondigliano. Il poliziotto penitenziario era turbato, e si riteneva innocente nel processo sulla perquisizione straordinaria poi degenerata, avvenuta in pieno lockdown per il Covid nel carcere casertano, con circa trecento agenti che intervennero contro altrettanti detenuti del reparto Nilo.
Nella prima fase dell’indagine furono identificati circa 120 agenti, tutti in servizio al carcere sammaritano, e questo primo filone ha dato vita ad un maxi-processo con 105 imputati – soprattutto agenti ma anche funzionari del Dap e medici – attualmente in fase dibattimentale davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Santa Maria; tra i reati contestati anche la tortura.
Nel secondo filone investigativo furono identificati altri 50 agenti, intervenuti nel carcere da diversi istituti (Secondigliano soprattutto e Avellino), in quanto componenti del Gruppo Operativo di Supporto; e se per 18, tra cui l’agente suicida, è arrivata l’archiviazione del Gip, come da richiesta depositata dalla Procura il primo agosto scorso, per 32 ci sarà invece l’udienza preliminare il prossimo 29 gennaio.