Quattro persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di aver favorito Antonio Mangiacapre, il killer dei fratelli Claudio e Marco Marrandino, già condannato all’ergastolo con isolamento diurno per 36 mesi. Gli imputati rispondono di favoreggiamento personale, porto e detenzione di arma, ricettazione di una pistola Beretta 84 calibro 9 corto e di altre armi illegalmente detenute.
Si tratta di: Giuseppina Bortone, 52 anni, moglie di Mangiacapre; Mario Cirillo, 31 anni; Vincenzo Mangiacapre, 29 anni, figlio del killer; Francesco Cirillo, 47 anni.
Il processo e le accuse
Il processo è fissato per il 20 gennaio 2026 davanti al GUP di Napoli Nord, Mariangela Guida. Le indagini sono state condotte dal Gruppo Carabinieri di Aversa sotto il coordinamento del PM Antonio Vergara.
Secondo l’accusa, dopo l’omicidio dei fratelli Marrandino — uccisi a colpi di pistola Beretta illegalmente detenuta — gli imputati avrebbero aiutato Mangiacapre a eludere le indagini, occultando o contribuendo a nascondere armi nella sua abitazione.
Le parti civili
I familiari delle vittime si costituiranno parte civile anche in questo procedimento, rappresentati dagli avvocati Dario Carmine Procentese e Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord.